Origini
Un primo sporadico insediamento di connazionali risale al periodo tra le due guerre mondiali allorché alcuni italiani giunsero da Paesi limitrofi per esplorare possibilità produttive nel settore delle piantagioni di caucciù.
Una più stabile e consistente presenza italiana prese avvio nel secondo dopoguerra grazie all’opera dei religiosi (Salesiani, PIME, suore Francescane) venuti in missione.
Agli inizi degli anni ’70 del secolo scorso, alcuni imprenditori italiani si sono affacciati sul Paese intravedendo possibilità di sviluppo di affari nel settore manifatturiero (bigiotteria, calzature, articoli in legno, oggettistica), nel commercio, attraverso operazioni di import-export e nel turismo. Al grande programma di sviluppo infrastrutturale realizzato negli stessi anni, contribuì anche l’esperienza italiana nel settore delle costruzioni e in quello dell’industria locale (refrigerazione, impianti industriali, packaging, alimentare, mobilio, imballaggio, tabacco), con il conseguente rafforzamento della nostra presenza nel Paese.
Per numerosi connazionali le Filippine sono diventate un insediamento stabile se non addirittura permanente anche per l’opportunità economica che il Paese ha offerto.
Affinità socio-culturali e condivisione di valori familiari e religiosi hanno favorito poi la creazione di numerosi e stabili legami matrimoniali. Allo sviluppo dell’insediamento degli italiani ha inoltre contribuito la crescente consapevolezza della rilevanza delle Filippine in Italia a causa di consistenti flussi migratorio verso il nostro paese, in particolare a partire dagli anni ’80.
Consistenza e distribuzione nell’arcipelago
La collettività è stimata in circa 2300 unità. Essa è concentrata per la maggior parte nella capitale e dintorni. Seguono le isole di Cebu e Bohol. Una discreta presenza si registra anche nella parte meridionale a Mindanao.
Caratteristiche
Si tratta di una collettività abbastanza coesa, riunita anche in forme di associazionismo informale, oltre che di aggregazione identitaria, dedita altresì alla diffusione della lingua e cultura italiane e al rafforzamento delle relazioni economiche e commerciali bilaterali.
Negli anni recenti, oltre alle presenze classiche dell’immigrazione italiana, di tipo imprenditoriale, professionale (si pensi agli italiani impiegati presso la Asian Development Bank e nelle OO.II.) e lavorativo, si è assistito a due diverse peculiarità nel flusso in arrivo nel Paese.
Da un lato è cresciuto in maniera costante il numero di connazionali che prescelgono compagne filippine al fine di creare legami familiari e stabilirsi nel Paese.
Sotto altri aspetti, sono sempre più numerosi gli italiani di terza età che nelle Filippine trovano qualificata e dedicata assistenza alla persona e, nel contempo, possono valorizzare il potere di acquisto delle proprie disponibilità, sovente limitate ai soli introiti pensionistici, grazie al basso costo della vita, in particolare nelle zone di provincia e nelle aree decentrate della metropoli.